Discussione:
OT Lo sapevate che...
(troppo vecchio per rispondere)
1atarumoroboshi
2006-11-20 17:05:49 UTC
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Del Piero ha una fabbrica di cereali e Maldini si da alla domotica?

http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2006/11_Novembre/20/soldi.shtml

MILANO, 20 novembre 2006 - l bar. La tabaccheria. Il negozio di articoli sportivi.
Fino agli anni Ottanta, la bottega o un piccolo locale pubblico al paese era la meta
di un calciatore medio a fine carriera. Molto è cambiato. Oggi tanti campioni
"giocano" a fare gli imprenditori. A qualcuno va bene, altri ci rimettono soldi,
ogni tanto c' è chi finisce nei guai (vedasi Moriero agli arresti domiciliari per
via di un'allegra concessionaria d'auto). Abbiamo scandagliato le attività di
quattro campioni - Fabio Cannavaro, Alessandro Del Piero, Paolo Maldini e Christian
Vieri - e il quadro è contraddittorio. Successi e scivoloni. Con una costante: gli
immobili.
CASE - Il mattone come bene rifugio. I giocatori comprano tante case e costituiscono
società per amministrarle e godere di vantaggi fiscali, nonostante in questo settore
"nella maggior parte dei casi il miglior trattamento a livello tributario sia quello
delle persone fisiche" (analisi del Il Sole 24 Ore, edizione del 14 ottobre 2006).
Cannavaro possiede la C.M.A Immobiliare, Del Piero la Olympic Srl (più la Veneto
Gest in liquidazione), Maldini è padrone della Velvet. Christian Vieri, di società
del genere, ne controlla due, con sedi a Prato, nella sua città: la Christiane
Rivaux sas - non sappiamo se queste siano le generalità della madre, in pubblico
nota come Nathalie - e la Società Forestale I Bifolchi, che a dispetto del nome si
occupa di appartamenti e ville (e va male: meno 276mila euro nel 2005).
MEGLIO IN CAMPO - Fabio Cannavaro imprenditore: tante iniziative, risultati così
così. La Fattoria Gaia srl - produzione di derivati del latte: burro, formaggi e
mozzarelle - è una tassa: 772mila euro di perdite nel 2005. La Fd Service sr»
(noleggio senza equipaggio di mezzi da trasporto marittimi e fluviali) idem: meno
46mila euro nel 2005. La GM Global Trading srl - non precisati "servizi
professionali e imprenditoriali" - lo stesso: sotto di 40mila euro, l'anno scorso. E
poi la buccia di banana delle Farmacie Maddaloni Spa: Cannavaro aveva in portafogli
il 16,5% di questa società (commercio all' ingrosso di prodotti farmaceutici)
fallita nel 2003. Gran parte delle attività del nuovo Pallone d' Oro è riconducibile
alla capogruppo Cma Holding, che paga i malesseri di alcune controllate: 545 mila
euro di perdita d'esercizio al 31 dicembre 2005. Sveva srl e Millionaire, società
nell'orbita di Cma Holding e operative nella ristorazione, pizzerie in particolare,
sopravvivono con piccoli utili.
PIU' E MENO - Meglio procedono gli affari di Del Piero. Bene la sua Edge srl (non
precisati servizi imprenditoriali): più 211.745 euro nel 2005. Benino le case:
Olympic più 17mila euro. I crucci di Del Piero sono cereali e vestiti. Sì, avete
capito bene: Alessandro Del Piero possiede una ditta, la Hera srl, specializzata in
coltivazioni miste di cereali e altri seminativi, con sede a Conegliano Veneto,
vicino alla natia San Vendemiano. L'agricoltura, però, non paga: meno 7.280 euro. E
male sembrano procedere gli affari nel tessile: nel 2005 la Indians srl (commercio
al dettaglio di confezioni per adulti) è andata sotto di 41mila euro. Nella Indians
il 10% è controllato da Sonia Amoruso, moglie di Del Piero e responsabile della
boutique Satù a Torino.
IN FAMIGLIA - Christian Vieri e Paolo Maldini sono soci nell' abbigliamento,
azionisti di maggioranza di Go Old ' 50 srl, con il 18,01% ciascuno. Go Old ' 50
commercializza vari marchi, su tutti Sweet Years, che nella moda è diventato un
brand di successo. Maldini e Vieri ci hanno messo capitali e facce, loro stessi
fanno pubblicità a SY e gli affari vanno. Go Old ' 50 ha chiuso il 2005 con ricavi
per quasi 4 milioni di euro e un utile di 397.212 euro. La società è a conduzione
familiare, l'amministratore unico è Mauro Russo, fratello di Aldo, che a sua volta è
cognato di Maldini. I Russo sono soci per il 20% in totale e tra gli azionisti
figurano Adriana Fossa, moglie di Maldini, e Veronica Vieri, sorella di Bobo.
DIVERSIFICAZIONI - Maldini e Vieri sono presenti in altre imprese. Il capitano del
Milan, chiusa la Sat Games, tv e videogiochi, va avanti con la Milano by night (5%
di Black Submariner Ladunia, che controlla locali in corso Como a Milano e che tra
gli azionisti conta il dj Ringo) e si è lanciato nella domotica, la disciplina che
studia sistemi per automatizzare la casa con tecnologie applicate a ogni azione
domestica. Le residenze del futuro, per essere chiari. Maldini ha il 7% di
Domoticsistem Milano srl, la stessa quota di Elmar Schopf, uno dei guru della
domotica italiana. Vieri, come Cristian Brocchi, possiede il 25% di Bfc & Co srl,
commercio all'ingrosso di prodotti tessili e utile 2005 miserello (56 euro!). Vieri
e Brocchi condividono interessi anche in Clan Café (abbigliamento e accessori), ma
qui ci rimettono: meno 215mila nel 2005. Vieri, poi, è micro-azionista (0,19%) di
una banca, la Farnese di Piacenza, che tra i soci vanta il finanziere bresciano
Emilio Gnutti e la sua Hopa

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Idea mia, molti invstimenti servono semplicemente ad evadere il fisco e ad
accontentare parenti e amici.

Ciao
--
L' intelligenza è una pianta che va curata continuamente; dovreste vedere
come è bello il mio bonsai
Lars
2006-11-20 17:22:00 UTC
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Post by 1atarumoroboshi
Del Piero ha una fabbrica di cereali e Maldini si da alla domotica?
Avevo letto un articolo simile sugli investimenti di alcuni calciatori
tra cui loro poco tempo fa....

Il più simpatico era quello di Cannavaro: burro, formaggi e
mozzarelle... LOL ...
direi che se la fattoria gaia non fosse sull'orlo del fallimento
potrebbe aiutare, con contratti di fornitura ad hoc, a migliorare l'idea
che hanno alcuni inglesi su di noi...
--
ciao
1atarumoroboshi
2006-11-20 17:32:28 UTC
Permalink
Post by Lars
Avevo letto un articolo simile sugli investimenti di alcuni calciatori
tra cui loro poco tempo fa....
C' è anche questo articolo:

http://www.gazzetta.it/Calcio/Altro_Calcio/Primo_Piano/2006/11_Novembre/10/soldi.shtml

MILANO, 10 novembre 2006 - I calciatori e i soldi. Come li usano, come li spendono,
come li investono, quanto risparmiano, come programmano il futuro. Il presente è
stupendo, i giocatori lo vivono spensierati, senza guardare i «3X2» del
supermercato: accontentano il più possibile la moglie che pretende svariate borse
firmate, comprano il telefonino all’ultima moda e si fanno il guardaroba da Dolce &
Gabbana, girano in Cayenne o X5, tengono il portafogli nell’immancabile tracollina
firmata e la sera in discoteca ordinano Dom Perignon da 250 euro a bottiglia. Ma
quel che assilla i calciatori è il futuro. "Quando smetterò vorrò mantenere lo
stesso tenore di vita che ho adesso. Quindi, devo costruire": è il pensiero di Kakha
Kaladze, difensore georgiano del Milan, che a Milano è diventato socio del
ristorante Giannino. "Non puoi ridimensionarti, se per 15 anni vivi in un modo poi è
difficile rinunciare a tutto in un attimo", aggiunge Francesco Coco che, con la
famiglia, ha messo su un piccolo impero dell’abbigliamento.
QUANTO SPENDONO - Quanto tiene un calciatore nel portafogli? E’ una domanda lecita,
visto che si parla di gente che vive decisamente sopra la media. "Non tengo più di
300 euro", dice Fabio Pecchia dell’Ascoli, designato come futuro Campana nell’
Associazione italiana calciatori. "Uso soprattutto la carta di credito, non si gira
con tanti soldi", aggiunge l’eroe del Mondiale Fabio Grosso, ora all’Inter, attento
e risparmioso perché arriva dalla serie C e i soldi veri li vede da poco. "Infatti
le mie abitudini non sono cambiate, semplicemente mi permetto qualcosa in più, al
supermercato non guardo le offerte, compro quel che mi piace e riempio il carrello
di roba inutile, ma Jessica, mia moglie (una laurea in matematica, ndr) me lo fa
notare. Le spese maggiori sono dedicate alla tecnologia: computer, tv, hi-fi". Ben
diverso il suo compagno, per ora infortunato, Coco: "Sono un disastro, non ho mai
contanti con me, spesso non uso il portafogli, comunque la maggior parte dei soldi
li spendo quando vado a cena con gli amici, non sono uno che cambia macchina ogni
anno e in discoteca non sono uno che prende il tavolo". Vero. Accertato. "Le spese
folli le faccio per le vacanze: dieci giorni a New York mi sono costati 23mila euro
di soli pernottamenti. Amo il lusso per queste cose: viaggi e arredamento". Kaladze,
che ha studiato storia fino a quando non è diventato un campione, è esagerato in
tutto: "Tengo sempre 1000-1500 euro nel portafogli". Ma Zoff è stato rapinato per
1000... "Vero, forse bisogna girare con meno, ma a me piace godere la vita. Ho
comprato una Bentley perché ho la fissa delle auto, ne ho tre". Scommessa: una è il
Cayenne... "No, non ce l’ho più". Kaladze è avanti: "Non mi faccio mancare nulla, ma
nel frattempo penso e guardo al modello italiano per esportarlo nelle mie attività
in Russia". "Quando sono in spogliatoio cerco di dare alcuni suggerimenti ai più
giovani. Li invito a non sperperare, a pensare alla famiglia, io la maggior parte
dei soldi li spendo nelle librerie per bambini, compro cultura per le mie figlie,
sembrerà strano, ma è così": così parla il saggio Pecchia, avvocato e sposato con un
avvocato.
GLI INVESTIMENTI - Fabio Pecchia vide il primo miliardo quando andò alla Juve. "Ma
anche a Napoli, a 20 anni, avevo un bel contratto: 300 milioni. Ho gestito il
patrimonio con l’aiuto dei miei genitori, a Napoli comprai subito una bella Audi. Me
la rubarono, da quel momento giro con un usato stravecchio. Ho imparato tante cose
in 13 anni ad alto livello. All’inizio ho preso anche io le mie fregature, a Torino
proprio. Al campo ti si avvicina tanta gente, molti del genere "gatto e la volpe":
assicuratori, broker, consulenti finanziari, tutti vogliono gestire il tuo
patrimonio. Bisogna stare attenti". Marco Borriello aggiunge: "Molta gente ti
avvicina. Io, che sono giovane, da una parte ho la fortuna dei genitori, dall’altra
il sostegno del Milan, una società che ti segue". Ma non ci sono i procuratori?
"Loro pensano solo ai propri interessi", è il coro unanime. "Io ho la fortuna di
avere Fulvio Marrucco e Filippo Fusco che sono due avvocati seri, ma è un caso",
ribatte Pecchia. "Li consulto anche per qualche investimento. Credo che il mattone
renda ancora, ma la casa non va comprata subito, soprattutto quando non si ha alcuna
certezza e si cambia squadra ogni anno. Al limite, se ne hanno bisogno, prima
vengono i genitori". "Io sto prendendo casa a Pescara, a quello ho pensato finora",
dice Grosso.
IMPRENDITORI - Coco e Kaladze sono veri e propri imprenditori: "Sono diventato socio
del ristorante Giannino a Milano — racconta Kaladze —. Una cosa in cui ho creduto
dall’inizio perché avevo visto il successo del mio socio Joseph col Coriandolo che
gli ha fatto da traino. Ho un albergo e un ristorante a Kiev, un altro albergo sul
Mar Nero, è meglio investire in attività create nell’Est. Nelle mie zone ho un socio
di cui mi fido ciecamente e tutte le vacanze le trascorro in Georgia, Ucraina e
Russia. L’Italia mi è servita perché è molto avanti in tante cose: guardo e porto
all’Est". La moda non ha contagiato Kaladze: "I negozi stupendi non mancano neppure
in Russia e Ucraina". Nella moda ha creduto Coco: "Ho investito in immobili e poi
seguo le attività di famiglia: negozi di abbigliamento a Catania, Legnano e Milano.
Multimarca. Creai anche una mia linea "Urban 77", ma ora ho lasciato la produzione
in stand by. Magari un giorno riprendo. Voglio giocare". Alla fine il calcio vince:
"Quando vedo un pallone non ragiono", dice Kaladze. E Pecchia: "Non riesco a vedermi
senza il calcio, non nego che mi piacerebbe allenare". Aggiungete anche lui alla
lista dei futuri tecnici.


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Certo che se questi signori dai contratto pluriennale a 6 zeri temono per il loro
futuro io posso anche andare a suicidarmi.

Ciao
--
L' intelligenza è una pianta che va curata continuamente; dovreste vedere
come è bello il mio bonsai
Massi è TETRACAMPIONE DEL MONDO
2006-11-21 14:25:41 UTC
Permalink
Post by 1atarumoroboshi
Certo che se questi signori dai contratto pluriennale a 6 zeri temono per il loro
futuro io posso anche andare a suicidarmi.
invece no. Ha detto bene proprio Kaladze,ormai s'è abituato ad un certo
tono di vita e quando finirà la mungitura o sei stato bravo a gestire il
patrimonio o fai la fine di moriero,o peggio,ti ritrovi a non contare
più un cazzo senza folle adoranti e senza soldi,e per questi sarebbe un
trauma molto,molto grave. Noi non saremo ricchi mai,probabilemnte - ma
siamo ben ancorati alla realtà.
--
Josè - "adoro Totti - (CHE PER INCISO è CAMPIONE DEL MONDO,NdM) - anche
se ultimamente è sempre più il Beckham italiano,ma in Premier non
avrebbe visto palla."
Switters - "Cannavaro Pallone d'Oro e' uan cosa ridicola e offensiva per
chi il calcio lo vede e segue per un anno intero e non solo quelle 5-6
partite di un torneo oramai in declino come quello delle naionali."
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